Quali veicoli si possono rottamare

Quali veicoli si possono rottamare

Per tutti i veicoli arriva, prima o poi, il momento del pensionamento. Per la maggior parte, questo coincide con la rottamazione.

Per rottamare un’auto la via principale è affidarsi ad un centro di raccolta autorizzato, ma dovrai dedicare tempo alle pratiche burocratiche. In alternativa puoi approfittare degli incentivi rottamazione auto, acquistando una vettura nuova.

Se sei alla ricerca di agevolazioni per la demolizione del tuo vecchio usato sappi che anche per il 2021 sono stati riconfermati gli incentivi statali o regionali noti anche come ecoincentivi o ecobonus che incoraggiano la rottamazione di una macchina di seconda mano.

Quali veicoli è possibile rottamare e come funziona la procedura?

Come funziona la rottamazione?

La rottamazione è la procedura formale che consente la demolizione definitiva di un veicolo presso un centro di raccolta autorizzato o dal concessionario, se viene ad esempio acquistata una nuova auto, beneficiando così di agevolazioni e incentivi per veicoli meno inquinanti. La rottamazione dell’auto in caso di acquisto della nuova auto è di competenza del concessionario, che provvede lui a ritirare la vecchia auto e farla demolire.

Detto questo, entro 30 giorni dalla consegna del veicolo il centro di raccolta, o la concessionaria, sono obbligati alla presentazione della richiesta di cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) mediante la domanda di cessazione della circolazione per demolizione.

Per rottamare una vecchia auto o veicolo senza l’acquisto di una nuova auto invece il proprietario deve rivolgersi ad un centro di autodemolizione autorizzato dalla regione. La demolizione e distruzione fisica del veicolo produce uno scarto di rottami altamente inquinanti, regolato da un decreto legislativo.

Perché la rottamazione sia legalmente valida deve seguire un preciso iter, che prevede anche la cancellazione del PRA, che annulla anche il pagamento del bollo.

Quali mezzi possono essere rottamati?

Tutti i mezzi dotati di un motore possono essere rottamati, ma la richiesta di rottamazione può essere effettuata soltanto dall’intestatario del veicolo o dalla persona che , pur non risultando intestataria al PRA, possa dimostrare di essere proprietaria del veicolo. Per esempio gli eredi del proprietario originario; oppure chiunque abbia un titolo idoneo, come un atto di vendita a proprio favore non ancora registrato al PRA, e sia in possesso dei documenti del veicolo: targhe, Carta di Circolazione, Certificato di Proprietà o Foglio Complementare.

La rottamazione di un’auto non di proprietà è possibile purché vengano svolte alcune operazioni preliminari come l’accettazione di eredità, qualora si entri in possesso mortis causa, o una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario.

Se si vuole usufruire degli incentivi per acquistare un’auto nuova le Case automobilistiche non fanno eccessivo ostruzionismo qualora si decida di rottamare un’auto non di proprietà, ma è sempre bene informarsi con i singoli concessionari per capire quali limiti vengano applicati per il caso concreto.

E’ inoltre importante, prima di rottamare la macchina, verificare che sul veicolo esiste già un procedimento di fermo amministrativo, poiché tale provvedimento non prevede la cancellazione dal PRA. Non sarà infatti possibile demolirlo, se risulta gravato da un fermo amministrativo. Per poterlo demolire, bisogna prima cancellare il fermo amministrativo (a seguito del pagamento del debito o dell’annullamento del vincolo).

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